” La disabilità non è una condanna ” presso il Liceo Classico G.Meli Iniziativa Movimento Cittadini Sicilia

5 aprile 2018 – Liceo Classico Internazionale Statale Giovanni Meli – Palermo
Iniziativa del Movimento dei Cittadini Sicilia con il supporto del Centro Servizi per il Volontariato Palermo

La disabilità non è una condanna

Attraverso testimonianze dirette ed indirette si è desiderato sensibilizzare le giovani generazioni, che, nonostante le difficoltà soggettive ed oggettive, la vita delle Persone con disabilità può essere affrontata e vissuta nella gioia, nell’amore, nella serenità e con la solidarietà.
Riteniamo di essere riusciti a condurre i/le partecipanti ad acquisire contezza che la disabilità non è una condanna a vita, ma una condizione nella complessa diversità del genere umano.
Concetti basilari tradotti nella contezza del significato di vivere in una società solidale e del Volontariato, cardini della partecipazione attiva.
La disabilità fa ancora paura. Sono 4,1 milioni le persone disabili che vivono in Italia, secondo ricerca del Censis sulla percezione sociale delle disabilità, ma sono diffusi anche sentimenti controversi, imbarazzo e disagio. Il 54,6 per cento degli italiani prova paura, per l’eventualità di potersi trovare un giorno a dover sperimentare la disabilità in prima persona o nella propria famiglia. Poi c’è il timore di poter involontariamente offendere o ferire la persona disabile, con parole e comportamenti inopportuni (34,6 per cento). Il 14,2 per cento degli italiani afferma di provare indifferenza, perché il problema della disabilità non li tocca minimamente.
Con sentimenti che oscillano tra la partecipazione umana e la paura, costruire una relazione con le persone disabili è difficile. Due terzi degli intervistati (66 per cento) ritengono che soprattutto le persone con disabilità mentale sono accettate solo a parole dalla società, ma nei fatti vengono spesso emarginate. Quasi un quarto del campione (23,3 per cento) ha un’opinione ancora più negativa, ritenendo che non c’è nessuna accettazione sociale, perché la disabilità fa paura e queste persone si ritrovano quasi sempre discriminate e sole. Solo il 10,7 per cento degli intervistati ritiene che invece sono accettate pienamente e che nei loro confronti c’è disponibilità all’aiuto e al sostegno.
Appare molto diffuso il luogo comune ai limiti del razzismo, del bullismo e della violenza, in special modo nei confronti delle donne.

Questi alcuni punti focali sviluppati nel dialogo con le dieci prime classi, che, a gruppi, si sono alternate con i propri Professori ed Insegnante di sostegno durante tutto l’arco della mattinata.
La testimonianza di Alberto Bilardo e di Letizia D’Ippolito, Insegnante di sostegno di consolidate esperienze professionali, sono state molto apprezzate ed hanno sollecitato gli studenti e le studentesse.
Gradite ed altrettanto apprezzate, le presenze e gli interventi di Laura Cantone, madre di Alberto, del Presidente della VI Circoscrizione Michele Maraventano, della dott.ssa Adriana Gennaro, Coordinatrice del Comitato educativo della VI Circoscrizione e del dott. Salvatore Garofalo, Presidente del Coordinamento H per i diritti delle Persone con disabilità e delle loro famiglie.
Ma senza volere togliere nulla ai vari interventi, la sensibilità, il sorriso, la volontà, la passione per il mare, per la fotografia e la voglia di vivere e di cimentarsi del nostro socio Alberto, anche in questa circostanza, ha fatto sicuramente breccia nelle menti e nei cuori dei 213 allievi/e che hanno partecipato con lodevole attenzione.
Un grazie particolare alla Dirigente Scolastica Prof. ssa Francesca Vella, al suo staff per la disponibilità, per l’accoglienza e per la sensibilità, con i nostri complimenti per un Istituto che è orgoglio per la città di Palermo.

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